martedì 3 marzo 2015

Lancia Stratos Marlboro Martoys 1:24 (1975-1986) cod. 0108


La seconda puntata della rubrica di approfondimento "modelli sotto la lente" è dedicata ad un modello tra i piu' longevi della produzione Bburago 1:24. Stiamo parlando della Lancia Stratos gr.4, la migliore vettura da rally degli anni 70, ancora oggi venerata come un' icona dello sport motoristico. Per piu' di dieci anni, prima sotto il marchio Martoys e successivamente dal 1976 sotto il marchio Bburago sono state prodotte numerose versioni di tale modello, con livree a volte molto fedeli alla realta' e a volte di fantasia (vedi la versione stradale con doppia striscia centrale bianca,che attraversa tutta la vettura). Nella foto potete vedere un buon numero di versioni, appartenenti alla collezione privata dell' autore di questo blog.



Analizziamo ora la versione capostipite, ovvero la Marlboro, prodotta inizialmente dal 1974 al 1975 sotto il marchio Martoys.
La pubblicita' qui riprodotta, tratta da un "Topolino" del 1975, in bianco e nero, presentava ai bambini in modo semplice ma elegante il modello appena prodotto.  

"Lancia Stratos campione del mondo". La mitica ditta brianzola non aveva perso tempo e a tamburo battente ecco arrivare, contemporaneamente al primo iride mondiale della "bète a gagner", il suo modello in scala in tutti i negozi di giocattoli. Notiamo subito, tra gli aspetti positivi di questo modello la livrea pressochè fedele alla controparte reale, tranne che per lo specchio di coda e la parte anteriore inferiore del modello, rossa nella riproduzione, ma di colore bianco nella realta'. Le aperture sono tre: le due porte e il bellissimo cofano motore, che rivela il V6 di origine Ferrari.
 Venendo ora alle note dolenti di tale modello, possiamo notare come la linea non sia stata adeguatamente colta: il modello appare decisamente troppo largo e tozzo rispetto alla vettura reale, come si evince dalla foto sottostante della vettura reale di Munari al RAC 1974.
Questo perchè la Bburago, da sempre in rivalita' con la Polistil, brucio' le tappe per anticipare la concorrenza, basandosi su foto che ritraevano prototipi della Stratos in fase di collaudo. La discrepanza maggiore tra realtà e riproduzione si riscontra nel posteriore, dove tutte quelle prese d' aria circolari furono poi abbandonate nella vettura reale. 


In conclusione possiamo dare un giudizio comunque positivo per questa realizzazione, soprattutto considerando che all' epoca, in tale scala è stata la prima riproduzione in assoluto e ancora oggi conserva un aura di fascino dovuta alla simultaneita' temporale di apparizione con l'originale.

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