lunedì 29 giugno 2015

E adesso.... pubblicita'!!!! (prima parte)


No tranquilli, non verrete invasi da banner inneggianti a prestiti facili e immediati, oppure da procaci signorine smaniose di offrirvi le loro grazie.... oggi vogliamo parlarvi dell' evoluzione nel tempo della pubblicita' da parte delle ditte produttrici piu' famose degli anni 70' e '80: Bburago, Mebetoys e Polistil. Proprio queste case, del resto,hanno  fatto la parte del leone per piu' di trent' anni nel mercato italiano delle "automobiline".
Per quanto rigurada la scala che a noi interessa, l' 1/24, la prima casa a proporla fu la Politoys/Polistil del Cavalier Besana, che, con un marketing divertente e a tratti anche aggressivo, nel 1969 cosi' pubblicizza la sua prima  novita' a catalogo, la Osi Scarabeo:
Una giovane Paola Pitagora osserva suadente il lettore; in alto a destra la foto del modello in questione. Viene da chiedersi.... ma quando il ragazzino di 7/8 anni andava a chiedere al papa' "me la compri questa?" il genitore capiva che il suo pargolo chiedeva la macchinina ritratta nella foto o era distratto da altro?
Non è dato saperlo.... La signora Pitagora fu una testimonial fedele della Politoys, la vediamo ritratta infatti in molte altre pubblicita' ed anche su cataloghi annuali. Passando alla concorrenza, vediamo il diverso approccio nei confronti del pubblico, attuato, negli stessi anni, dalla Mebetoys:
La differenza salta agli occhi: qui, con un titolo a grafia "dettato di 5°elementare" si evidenzia la grandiosita' del prodotto e l' incitamento a sentirsi grandi e vivere mille spericolate avventure con la volante dei Carabinieri firmata Alfa Romeo. Qui il concetto base di marketing e' evidente: i nostri prodotti sono cosi coinvolgenti da potersi avvicinare al modello reale.
Tale concetto è alla base di molte pubblicita' della Polistil, che nel 1976 presentava cosi' la sua ultima novita', la Lancia Beta Montecarlo:
Solo la vettura reale è paragonabile, per fedelta' di riproduzione, al nostro modello in scala. Questo concetto, sbandierato in maniera un po' arrogante, si basava sul fatto che tale ditta, in quegli anni, era l' unica a produrre modelli con ruote specifiche, tergi riportati, interni fedeli e cosi' via. Una strategia cosi' aggressiva non poteva non scatenare una simpatica risposta da parte della rivale storica della Polistil, ovvero la Bburago:
Qui si vede tutta la "milanesita'" della casa di Molgora, che con un esclamazione come a dire "ma muchela"! (smettila!) risponde pan per focaccia alla sua avversaria, sempre con toni giocosi e divertenti.
Nella seconda parte vedremo l' evoluzione delle immagini e dei testi, analizzando il periodo che va dall' inizio degli anni '80 fino alla fine degli anni 90'
  
                                                                                                               continua...

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