lunedì 27 aprile 2015

Citroen Cx, ovvero la costruzione di un successo nonostante la crisi.....

Giugno 1974, Lapponia. Un centinaio di giornalisti infreddoliti attendono che il responsabile marketing Citroen (o meglio, da qualche mese, PSA- Citroen) sveli la nuova creatura nata dalla matita di Robert Opron.
Occorre pero' fare un piccolo passo indietro nel tempo, anno 1972- 73.
Citroen è in una delle situazioni piu' difficili della sua storia: Il progetto Gs ha ampiamente superato il budget stanziato inizialmente(una gestione confusionaria di troppe idee -un esempio su tutti il tentato utilizzo dell' unita' propulsiva rotativa Wankel-) e l' altro grande investimento, la Citroen Sm Maserati, stenta a decollare nelle vendite (causa la crisi petrolifera e la guerra del Kippur).  Possiamo quindi immaginare con quanti limiti e vincoli lo staff di Opron abbia iniziato a mettere su carta il progetto Cx che avrebbe sostituito la Ds, cioè un' auto praticamente insostituibile, icona del motorismo francese nel mondo.
Curiosamente, il prototipo su cui vengono definiti gli stilemi basilari parla italiano: si tratta di uno studio fatto dalla Pininfarina di Torino per il gruppo inglese della BMC, che pero' non delibero' il progetto.


Qui in foto vediamo il prototipo BMC reale e la sua contemporanea riproduzione in scala 1/56 prodotta da Matchbox.

Gia' nella linea di cintura e nel posteriore si intuisce la futura Cx, ma questo prototipo ispirera' più tardi anche la Rover per la sua 3500 berlina.
Nonostante l'acquisizione di Peugeot del marchio (da qui la sigla PSA-Citroen) la Cx è un prodotto marcatamente Citroen, gia' dalla scelta del nome, che indica il coefficiente di penetrazione nell' aria.
Il prodotto si dimostra da subito comunque molto valido e gia' nel primo vero anno di produzione, il 1975, la vettura sara' declinata in due allestimenti (economico e normale) e due tipi di carrozzeria (berlina e break).
Nello stesso anno verra' insignita del titolo di "Auto dell' anno 1975" a conferma del successo di pubblico.  Una delle versioni più vendute sara' la 2200 benzina, seguita dalla versione Diesel in allestimento break.

Qui sopra una Cx in versione 2200 benzina e la copertina della prima brochure pubblicitaria dell' ottobre 1974.

L' unico restyling marcato avviene a dieci anni dal lancio, con la sostituzione dei paraurti in lamiera che diventano in materiale plastico in tinta con la carrozzeria cosi' come la mascherina anteriore, l'adozione di nuovi cerchi e la creazione di nuove serie speciali limitate come la "Concorde" del 1986, prodotta in soli 12 esemplari sulla base della Cx GTI Turbo.
Canto del cigno di questo modello fu la creazione, nel 1987, di una versione veramente speciale, allestita in gran segreto e in pochissime unita' (6 o 12 esemplari, non v'è certezza) denominato Cx "Regamo", cioè "regolation ammortisseurs", una sorta di prototipo creato per studiare il comportamento dinamico delle sospensioni attive della futura Xm, sua sostituta, che verra' prodotta a partire dal 1989.

 Nella foto, una delle pochissime Cx Regamo rimaste totalmente originali.


L' ultima Cx prodotta sara' una versione Break in allestimento "Evasion"
uscita dalle catene di montaggio Heulièz nel Gennaio 1991.



   Nella foto, una carrellata di riproduzioni in scala della Citroen Cx realizzate in contemporanea alla vettura reale: Cx 2200 Polistil, scala 1/25, anno 1976, Cx 2000 Norev Jet Metal, scala 1/43, anno 1975 e Cx 2000 Majorette, scala 1/56, anno 1977.

2 commenti:

  1. bellissimo articolo, che dimostra ancora una volta come da una crisi può nascere un'opportunità, della polistil in 1:25 è ancora più bella (parere personale) la versione rally color verde

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